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Antonio Di Pietro, Teo Teocoli, Dario Fo e Franca Rame tra gli ospiti di “Che tempo che fa”

24/10/2009

Sabato 24 ottobre Filippa Lagerback presenta gli ospiti della serata condotta da Fabio Fazio.

Antonio Di Pietro, alla vigilia delle primarie del Partito Democratico di cui è il principale alleato, parla il Presidente dell’Italia dei Valori, formazione politica da lui costituita nel 1998; originario di Montenero di Bisaccia (Molise), operaio immigrato in Germania, al rientro in Italia si laurea in Giurisprudenza diventando Commissario di Polizia, Procuratore legale e infine, entrato per concorso in Magistratura, Sostituto Procuratore della Repubblica, prima a Bergamo e, dal 1985, a Milano, membro del team di Mani Pulite che, partire dall’ arresto in flagranza di Mario Chiesa, promuove l’inchiesta Tangentopoli.
Teo Teocoli, attore teatrale e televisivo, torna in tournée dal 28 ottobre al Teatro Bellini di Napoli con il nuovo spettacolo da lui scritto, diretto e realizzato, La Compagnia dei Giovani, one-man show basato sull’improvvisazione, in scena fino al 25 aprile 2010 con l’immancabile Doctor Beat band e i giovani: Armando Celso, Tony Dallara e Mario Lavezzi; una lunga carriera iniziata negli anni ’60 nel Clan Celentano, approdata presto al cinema ed alla tv (Drive In, I vicini di casa, Striscia la notizia, Scherzi a parte, Mai dire gol, Quelli che il calcio) dove ha lanciato con successo la sua inconfondibile galleria di personaggi e maschere, da Peo Pericoli a Felice Caccamo, da Gianduia Vettorello alle irresistibili imitazioni.
Immancabili all’appuntamento di chiusura del sabato sera Aldo, Giovanni e Giacomo, impegnati nel "difficile" ruolo de le ronde padane; l’originale commento delle notizie "indimenticabili e imperdibili" della settimana a cura di Massimo Gramellini e le analisi climatiche ed ambientali di Luca Mercalli completano questa puntata di Che tempo che fa.

Domenica 25 ottobre Filippa Lagerback presenta gli ospiti del talk-show condotto da Fabio Fazio.
Nicola Gratteri, Procuratore Aggiunto della Repubblica presso la Direzione Distrettuale Antimafia del Tribunale di Reggio Calabria, è uno dei magistrati più attivi ed esposti nella lotta alla ‘ndrangheta; da 23 anni, come Sostituto Procuratore prima a Locri e poi a Reggio Calabria, combatte la malavita organizzata; è stato titolare di inchieste come Armonia, Primavera e Fehida, che hanno portato alla decimazione dei vertici delle cosche dei Morabito di Africo Nuovo, dei Pelle e Nitra di San Luca in Aspromonte, dei Cordì e Cataldo di Locri; specializzatosi nella lotta al traffico internazionale di droga, ha contribuito alla cattura di oltre 120 latitanti, lavora sulla strage di Duisburg, dal 1990 vive sotto scorta ed è sfuggito a diversi attentati; nel gennaio 2009, ha pubblicato una versione riveduta ed aggiornata di Fratelli di sangue – Storie, boss e affari della ‘ndrangheta, la mafia più potente del mondo.
Dario Fo e Franca Rame, dopo sei anni l’inossidabile coppia è tornata a condividere lo stesso palco con un nuovo spettacolo, Sant’Ambrogio e l’invenzione di Milano, in scena al Teatro Strehler di Milano dal 6 all’11 ottobre scorso, tratto dall’omonimo libro da loro scritto e in cui si ripercorre la vita del Santo guidando lo spettatore in un viaggio che lo porta alle origini della città di Milano; un sodalizio sentimentale e professionale quello della coppia che dura da oltre cinquant’anni: Lei, figlia d’arte, attrice teatrale, drammaturga, impegnata nelle più importanti battaglie politiche e sociali; Lui, attore, regista, scenografo, costumista e impresario della loro compagnia teatrale, Premio Nobel per la letteratura 1997.
Giorgio Diritti, regista e sceneggiatore bolognese, in concorso al Festival Internazionale del Film di Roma con L’uomo che verrà, proiettato in anteprima il 20 ottobre e in programmazione nelle sale italiane dal 29 gennaio 2010; nel 2005 realizza il suo film d’esordio, Il vento fa il suo giro, autoprodotto, autodistribuito e in breve diventato un "caso nazionale", partecipando ad oltre sessanta festival in Italia e all’estero, vincendo trentasei premi e cinque candidature, nel 2008, ai David di Donatello e quattro ai Nastri D’argento oltre a vantare un’inconsueta e longeva permanenza al Cinema Mexico di M

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