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‘Boss in incognito’, al via la seconda stagione

22/12/2014

E’ stato il programma rivelazione della scorsa stagione, riuscendo a mettere d’accordo pubblico e critica. In tantissimi, soprattutto sui social network, dopo l’ultima puntata della scorsa edizione, ne hanno chiesto nuovi episodi. Ora, Boss in incognito torna, con la conduzione di Costantino della Gherardesca, da domani, lunedì 22 dicembre in prima serata su RaiDue, con dieci nuove puntate, prodotte in collaborazione con Endemol Italia, e dieci nuovi boss pronti a mettersi in gioco, scendere dal “piedistallo” e lavorare, sotto mentite spoglie, fianco a fianco ai loro dipendenti per migliorare la situazione della loro azienda.

Anche quest’anno i boss provengono da realtà imprenditoriali importanti ma di settori diversi: da quello della ristorazione a quello della moda, da quello dei trasporti fino all’industria dolciaria, solo per citarne alcuni. Tutti, sono disposti a lasciare il loro ufficio e la loro posizione e ad affrontare la sfida di fingersi lavoratori alle prime armi. Per farlo, ogni boss deve ovviamente camuffare il suo aspetto, cambiando look e stile, crearsi un’identità immaginaria e fingere – per giustificare la troupe televisiva al suo seguito – di essere protagonista di un documentario sul mondo del lavoro. Solo così il boss può iniziare il suo percorso dall’altra parte della barricata. Ogni giorno deve affrontare una nuova mansione in una diversa area produttiva dell’azienda, seguito da un dipendente che, nelle vesti di “tutor” (e ovviamente ignaro della vera identità del neo-assunto), gli fornisce le indicazioni sulle varie mansioni da svolgere, a volte anche redarguendolo. Nel corso della settimana, al boss può capitare di incontrare lavoratori che non svolgono al meglio i loro compiti, ma il più delle volte si imbatterà in dipendenti che amano il proprio lavoro, per quanto umile e ordinario, e che ogni giorno si impegnano al massimo. Al termine della settimana, che, grazie a questi incontri professionali, ma soprattutto umani, si rivela per il boss un vero e proprio percorso catartico, il boss convoca nella sede centrale dell’azienda tutti i lavoratori con cui è entrato in contatto e, dopo aver svelato la sua vera identità, può premiarli e migliorare le loro condizioni di lavoro.

Con Boss in incognito torna, sul piccolo schermo, l’Italia operativa, fatta di realtà semplici ma importanti, che solitamente non vengono mostrate in tv e che difficilmente hanno anche altre ribalte. Facendo incontrare due mondi separati e distanti, Boss in incognito riesce a sovvertire la realtà e, infatti, Arianna Huffington, direttore del quotidiano online Huffington Post, lo ha definito “il programma più sovversivo della televisione”.

Boss in incognito, basato sul format Undercover Boss creato da Studio Lambert e licenziato da All3media International Limited, è un produzione di Rai2 in collaborazione con Endemol Italia. Boss in incognito è un programma scritto da Cristiana Farina, capo progetto, con Nicola Fuiano, Yuri Grandone e Noa Palotto. La regia è di Giorgio Romano.

PRIMA PUNTATA

Il protagonista della prima puntata della seconda edizione di Boss in incognito è Fabrizio Piantoni, a capo di un’importante catena nel settore alberghiero italiano.

Quando, nel secondo dopoguerra, i nonni di Fabrizio Piantoni misero su un campeggio per Austriaci sul Lago di Garda, nessuno – probabilmente neanche i nonni stessi – avrebbe mai pensato che da quel campeggio, negli anni, sarebbe germogliato un vero impero. Con quasi 30 strutture sparse per tutta la penisola, 3.400 camere e mille dipendenti a stagione, la catena ha chiuso il 2013 con un fatturato di 52 milioni di euro. A capo di questo impero tricolore due cugini, Fabrizio Piantoni e Nicola Risatti, che crescono insieme e che trasformano le loro chiacchierate di bambini, piene di progetti e sogni, in una realtà concreta.

Oggi Fabrizio Piantoni ha deciso di mettersi ancora in gioco per la sua azienda, stavolta nella maniera più estrema che potesse immaginare. La sua azienda finora è andata in controtendenza rispetto alla crisi. E’ riuscita a crescere ogni anno sempre un po’ di più. Ma questo a fronte di grossi sacrifici. “Oggi – dice Fabrizio- la crisi chiede di abbassare ancora i prezzi senza intaccare minimamente la qualità dei servizi. Questo si può fare solo in due modi: o abbassando gli stipendi dei nostri lavoratori o facendo un lavoro da segugio per capire come ridurre al minimo gli sprechi e massimizzare le risorse che già abbiamo. E siccome abbassare gli stipendi dei dipendenti è una cosa che non prendiamo proprio in considerazione -perché sono loro il vero motore della nostra azienda – non ci rimane che rimboccarci le maniche e vivisezionare le nostre strutture per trovare falle e sprechi da sanare. E’ questo il motivo per cui ho deciso di partecipare a Boss In Incognito”.

Per una settimana Fabrizio Piantoni lavorerà sotto mentite spoglie negli hotel della sua catena. Rifarà le camere, pulirà i bagni, servirà ai tavoli, farà l’animatore, l’aiuto cuoco e il lavapiatti. Soltanto così potrà cogliere le difficoltà e i margini di miglioramento che possono garantire ancora la crescita della sua azienda e il benessere dei suoi dipendenti.

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