‘Boss in incognito’, stasera il boss di Pomì
Il protagonista della terza puntata di Boss in Incognito, in onda martedì 31 gennaio alle ore 21.20 su Rai2, sarà Costantino Vaia, direttore generale del Consorzio Casalasco del Pomodoro, titolare del marchio Pomì.
La “copertura” prevede che il boss camuffi il suo aspetto, creando un’identità fittizia, e finga di essere il protagonista di un nuovo docu-reality in cui due lavoratori si scambiano, per una settimana, l’ azienda per cui lavorano. Il boss si presenta quindi come l’operaio di un’azienda fittizia che ha deciso di partecipare a una trasmissione televisiva, e ai suoi dipendenti viene fatto credere che uno di loro sarà protagonista dello scambio e andrà poi a lavorare per una settimana nell’azienda del nuovo, finto, collega. In questo modo le telecamere possono infiltrarsi nelle aziende senza destare sospetti. Solo alla fine del suo viaggio sotto copertura il boss svelerà ai dipendenti con cui ha avuto a che fare, la sua vera identità, commentando quanto fatto insieme e il loro modo di lavorare, che potrà essere premiato. Il boss e gli spettatori hanno così modo di conoscere le storie di persone spesso lontane dalle grandi ribalte mediatiche ma che, in realtà, sono i nuovi eroi dei nostri giorni: persone che amano il proprio lavoro, che, nonostante qualche difficoltà, riescono a vedere il lato positivo delle cose e a vincere le piccole e grandi sfide quotidiane, con coraggio e determinazione.
Costantino Vaia, dal 2002 direttore generale del Consorzio Casalasco del Pomodoro, una delle più importanti realtà agroindustriali del settore a livello europeo che esporta i propri prodotti in oltre 60 Paesi nel mondo, titolare del marchio Pomì, che ha fatto del legame solido e diretto con il mondo agricolo e con il territorio, uno degli elementi principali della sua forza. Pomì arriva direttamente dai campi di oltre 370 aziende agricole collocate principalmente nelle province di Parma, Piacenza, Cremona e Mantova. Costantino Vaia è un imprenditore che ha radici forti con la terra: proviene da una famiglia proprietaria di un’azienda agricola a conduzione familiare nella quale ha sempre lavorato, abituato fin da piccolo a raccogliere a mano i pomodori e le patate. A 18 anni, durante le vacanze estive post scolastiche, Costantino inizia a lavorare nell’azienda Pomì come stagionale, con la raccolta dei pomodori. Negli anni ha ricoperto vari incarichi in tutta la filiera produttiva, fino ad arrivare, poi, ai vertici dell’azienda, sempre spinto da una forte curiosità, dalla voglia di imparare senza fermarsi mai di fronte ai problemi, ma cercando sempre di risolverli. Conoscendo già alla perfezione la dinamica produttiva, avendoci lavorato lui stesso, a Costantino interessa affrontare l’avventura di Boss in Incognito soprattutto per l’aspetto umano, per capire se i suoi dipendenti sono soddisfatti, felici della vita e del lavoro che svolgono. Nel corso della sua avventura in incognito, Costantino incontrerà Antonella, un’operatrice del confezionamento, poi Marcello, alle prese con lo scarico del pomodoro, Pier Giorgio, che si occupa della raccolta dei pomodori, e infine Rita, che si occupa del controllo e della cernita dei pomodori sui nastri, e Sandro, che si occupa della pallettizzazione.