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“Che tempo che fa”: 2 speciali dedicati a Bongiorno e Biagi

28/12/2007

Che tempo che fa chiude l’anno dedicando ai suoi affezionati telespettatori non un meglio di… ma due puntate vere anzi due speciali, realizzati ex-novo e, come sempre, con ospiti prestigiosi. La prima di queste due serate, condotte da Fabio Fazio, ha come protagonista Mike Bongiorno cioè la storia vivente della televisione italiana, avendola inaugurata, con Arrivi e Partenze, il 3 gennaio 1954, il primo giorno di trasmissioni tv della Rai; ma il programma che lo incorona come icona televisiva è sicuramente Lascia o raddoppia?, primo grande quiz della storia della tv italiana, in onda dal 1955 al 1959, successo incredibile, tanto da far chiudere i cinema al giovedì sera; ricordiamo, in seguito, Campanile Sera, La fiera dei sogni, Ieri e oggi, Scommettiamo; dal 1970 al 1974, conduce Rischiatutto, in cui vengono utilizzati in tv, forse per la prima volta, l’elettronica, gli effetti speciali e la valletta parlante, Sabina Ciuffini; dal 1977 lavora con Silvio Berlusconi, da TeleMilano a Mediaset; nel 1990 viene nominato vice-presidente di Canale5; dal 1989 ha condotto La ruota della fortuna, game show di cui ha realizzato 3200 puntate; nella sua lunghissima carriera vanta anche la conduzione di ben undici edizioni del Festival di Sanremo. Secondo ospite della serata-evento, nello studio di "Che tempo che fa", è il Presidente di Rai Sat, Carlo Freccero che parla, naturalmente, di televisione, di storia della tv, tracciando un bilancio dell’anno televisivo che sta per concludersi ma soprattutto aggiorna la celebre Fenomenologia di Mike Bongiorno, tratta dal Diario minimo (1961) di Umberto Eco.

La serata speciale di domenica 30 dicembre di "Che tempo che fa", invece, è interamente dedicata a Enzo Biagi, il decano del giornalismo italiano recentemente scomparso che è stato un testimone tra i più attenti ed attendibili della storia del nostro Paese e, più in generale, del Ventesimo secolo; giornalista professionista dal 1942, collaborò alle principali testate quotidiane e periodiche della carta stampata; dal 1961, avviò la sua lunga esperienza in Rai come Direttore del Telegiornale e per quarant’anni condusse programmi ed inchieste televisive fino a Il Fatto, in onda per otto edizioni e chiuso il 30 maggio 2002; autore di oltre ottanta libri, saggi ed inchieste, nella sua lunga attività incontrò ed intervistò tutti i “grandi” della Terra. Nello studio di "Che tempo che fa", insieme a Fabio Fazio, la figlia del giornalista scomparso, Bice Biagi, Loris Mazzetti, uno dei più stretti collaboratori di Biagi, e Marco Travaglio che parlerà del giornalismo d’inchiesta. Nel corso della puntata saranno mostrati alcuni brevi filmati inediti oltre ad un piccolo “montaggio” degli interventi di Biagi a "Che tempo che fa", l’unica trasmissione ad averlo ospitato dopo l’editto bulgaro e fino al suo ritorno in tv, cinque anni dopo, con un suo programma televisivo, RT – Rotocalco televisivo la cui prima puntata è andata in onda il 22 aprile 2007.

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