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‘Cucine da incubo’, la quinta puntata a Taranto

17/04/2016

In questa puntata Chef Cannavacciuolo fa tappa in Puglia, a Taranto, a Il Ritrovo dei Vip, ristorante pizzeria aperto dal 2013, in una posizione privilegiata e strategica nel centro della città. Questa posizione ha garantito a Mimmo, il titolare, e alla sua famiglia un discreto successo iniziale, prima della battuta d’arresto sopraggiunta circa un annetto fa. Mimmo proviene da una famiglia di ristoratori e per lui è stata un’evoluzione naturale coinvolgere anche i suoi figli in questa attività. In cucina ci sono Emanuele (il primogenito) insieme al cugino Donato. In sala invece ci sono Mimmo con il secondo figlio Francesco e il cugino Giovanni. I problemi di questo ristorante sembrano derivare proprio dai cattivi rapporti tra Emanuele, Francesco e il padre Mimmo. I tre vanno in direzioni diverse e non riescono a collaborare per dare una identità al ristorante. Emanuele è un ragazzo a cui piace ridere e scherzare, ma non ammette “invasioni di campo” nella sua cucina. Non solo non accetta consigli da nessuno – neanche dal padre la cui esperienza quarantennale sembra non avere alcun valore e a cui viene delegata solo la spesa – ma vuole avere il controllo su tutto e su tutti, anche sul fratello Francesco, a cui non permette di prendere la minima iniziativa. Francesco, nonostante il carattere pacato e sempre disponibile (che lo porta a essere molto bravo a trattare con i clienti), non sopporta di essere controllato. I figli criticano anche le reticenze ai cambiamenti del padre e vorrebbero che il padre li lasciasse agire secondo il loro pensiero, più moderno. Mimmo, dal canto suo, nonostante abbia voglia di “riposarsi” un po’ dopo una vita di lavoro, non vuole mollare il colpo perché teme che i due figli non siano capaci di mandare avanti il locale se lasciati da soli: sono ancora giovani e soprattutto non vanno d’accordo tra loro. Tre teste, tre posizioni diverse e idee del tutto discordanti. Servono i consigli super partes di Antonino Cannavacciuolo.

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