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‘Cucine da incubo’, settima puntata in Brianza

01/05/2016

In questa puntata Antonino Cannavaciuolo arriva nel cuore della Brianza, a Triuggio, un piccolo centro di circa 8.000 abitantiche collega le due frazioni del comune, Canonica e Tregasio. Qui, da più di 40 anni, esiste La Zuccona, un ristorante storico e molto conosciuto nella zona, famoso soprattutto per i risotti, creato all’interno di un ex istituto scolastico. Dopo vari cambi di gestione, e una reputazione via via sempre più negativa, La Zuccona nel 2011 viene definitivamente chiuso. A dicembre 2014 Elio, l’attuale titolare, decide di riaprirne i battenti, affrontando un’onerosa e quasi totale ristrutturazione ma cercando di mantenere il più possibile l’arredo già presente e le caratteristiche antiche del locale. Elio ha esperienza nel settore: per anni ha vissuto a Parigi, dove ha iniziato a lavorare come cameriere fino a diventare chef e a gestire un suo ristorante, “Brianza”. Il legame con le sue origini, infatti, è sempre stato molto forte ed emerge anche nei suoi piatti, nei quali la cucina tradizionale brianzola viene contaminata con quella francese. Nel 2011, raggiunta l’età della pensione, Elio decide di chiudere l’attività e di tornare in Brianza per godersi il meritato riposo. Capisce presto, però, di non poter stare lontano dai fornelli e coglie l’occasione al volo quando, per alcune coincidenze, gli viene proposto di riaprire il ristorante La Zuccona, ormai chiuso da 3 anni. Dopo l’apertura, però, gli affari non vanno come sperato. Il locale lavora abbastanza bene all’ora di pranzo ma la sera è praticamente vuoto. Nella gestione del ristorante ci sono sicuramente problemi sia a livello economico che organizzativo. Sembra infatti che Elio non abbia il polso del leader, visto che si relaziona con i suoi ragazzi mettendosi in competizione con loro. Inoltre, Elio è troppo legato ai suoi piatti tradizionali, che però allontanano quella clientela giovane cui aspira il locale. D’altro canto, però, i tre ragazzi che lavorano in cucina, Alessio, Davide e Antonio, sono troppo giovani e inesperti per essere autonomi. Vorrebbero “svecchiare” il menù e capiscono che ci sarebbe bisogno di una riorganizzazione generale, ma loro per primi avrebbero bisogno di una guida e di nuovi stimoli. Tra loro, peraltro, non mancano scontri e litigi. Completano lo staff Mattia, che gestisce la sala praticamente da solo, e Pinuccia (sorella maggiore di Elio), alla cassa, l’unica ad apprezzare lo stile “retrò” del ristorante.

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