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‘Cucine da incubo’, stasera anche a Cernusco

16/06/2015

Nel secondo episodio di Cucine da Incubo, in onda stasera su Fox Life, Antonino Cannavacciuolo sarà a La Piazzetta. Cucina italiana e street food (hamburger, gnocco fritto, pizza) sono alla base di questo ristorante nei pressi del centro storico di Cernusco sul Naviglio, gestito dal 2012 da Roberto, che, pur non avendo mai lavorato prima nel mondo della ristorazione (si è sempre occupato di comunicazione), ha preso in consegna questo locale (dopo una gestione fallimentare dei precedenti titolari) per sua figlia Giulia, che lavora con lui e alla quale vorrebbe lasciare la gestione del ristorante. I primi tempi sono stati un incubo: l’inesperienza generalizzata, sia di Roberto, sia degli altri componenti dello staff, tutti giovani, e la mancanza di organizzazione non hanno certo giovato alla qualità e alla redditività del ristorante. Quando Roberto non c’è, Giulia è la responsabile del locale a tutti gli effetti, ma secondo i dipendenti non sembra prendere sul serio il suo lavoro. Si prende delle libertà in quanto ‘capo’, come per esempio arrivare al lavoro all’una e fare la voce grossa, trattare male i clienti e perdere la pazienza in un attimo. E’ come se prendesse solo il lato positivo del suo ruolo, ignorando o non avendo voglia di fare quello che invece dovrebbe essere in carico a lei. Dal suo punto di vista, invece, sembra che sia lei l’unica seria al ristorante e che più di una volta, durante il servizio, abbia dovuto lasciare il suo posto e redarguire i cuochi per ritardi o errori. Giulia si lamenta però del fatto che nessuno le porti rispetto a causa della sua giovane età. Gli altri ragazzi dello staff hanno una idea diversa e si dicono poco propensi a vederla come un capo esclusivamente a causa del suo comportamento poco professionale. Con lo chef Marco in particolare i rapporti sono piuttosto tesi: Marco dice che non riconosce l’autorità di Giulia perché non si impegna abbastanza, arriva al lavoro tardi e non ha la situazione sotto controllo. Marco, inoltre, è un po’ stufo di cucinare hamburger: gli piacerebbe fare cose più particolari, per dimostrare il suo reale valore e anche per attirare un nuovo tipo di clientela. Si trova bene con Andrea, il suo aiuto cuoco e aiuto pasticcere, un ragazzo giovane, disordinato ma molto volenteroso. Più burrascoso il rapporto con la sala dove non c’è una gerarchia. Il risultato è un clima di confusione generale. Il ristorante ha bisogno di fare il salto di qualità. L’esperienza e i consigli di Antonio Cannavacciuolo saranno fondamentali per far rigare dritto la cucina e dare i tempi e le mansioni giuste.

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