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Enrico Papi al timone di ‘Centoxcento’, il nuovo game show dell’access prime time di Italia1

01/02/2010

Le donne italiane con chi tradirebbero il proprio compagno? Con Brad Pitt o Tom Cruise? Fa più paura un ragno o uno scarafaggio? E qual è il gusto più scelto in gelateria? A rispondere a queste e molte altre domande ci penserà Centoxcento, il nuovo game show di Italia1 condotto da Enrico Papi, con la partecipazione di Raffaella Fico, che andrà in onda dal Palastudio di Cinecittà dal 1 febbraio, alle 20:30, dal lunedì al venerdì, e racconterà, grazie ai sondaggi, opinioni, gusti e abitudini degli italiani.

Il gioco è diviso in due manche. Alla prima partecipano tre concorrenti che, dotati di un bonus di 60.000 euro, scelgono tre temi tra i 9 proposti. A ogni tema corrisponde una coppia di immagini e i concorrenti puntano parte del loro montepremi per individuare quale tra i due elementi sia il preferito dagli italiani. Al termine delle 9 domande il concorrente con il montepremi più basso viene eliminato, mentre gli altri due accedono alla seconda fase del gioco.
Nell’ultima manche i due concorrenti rispondono alternativamente a 10 domande, cercando di individuare la risposta più votata dagli italiani. Ma il tempo sarà loro nemico: ogni secondo che passa, infatti, il loro montepremi verrà decurtato di mille euro (mentre per 3 volte, tranne che nella domanda finale, si può comprare subito la risposta esatta al costo di 10.000 euro). Al termine delle 10 domande chi avrà conservato il montepremi più alto viene proclamato campione e può tornare nella puntata successiva.

“CentoxCento” è un programma prodotto da RTI ed Endemol basato su un format originale “Gente come noi” di Endemol Italia, distribuito da Endemol International. Il programma è scritto da Alessandro Vitale, Maurizio Palladino, Stefania De Finis e Barbara Rempi, da un’idea di Edmondo Conti. Il curatore del programma per RTI è Carmen Liguori. Il produttore RTI è Paolo Galanti, il produttore Endemol è Edmondo Conti. La regia è affidata a Giorgio Romano.

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