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‘La prova del cuoco’…e i suoi primi 10 anni

10/09/2010

Dieci anni e continua ad appassionare come il primo giorno! Si tratta della trasmissione “La Prova del Cuoco che, ad ottobre, spegne la sue prime 10 candeline di programmazione e che festeggia, anche, a partire dal 13 settembre, il ritorno nelle cucine della Dear di Antonella Clerici la conduttrice che a questa trasmissione ha dato il suo stile e la sua solarità.

Il successo che da sempre accompagna il programma è la testimonianza che, l’affetto da parte del pubblico non ha subito l’usura del tempo, e che l’interesse per i contenuti offerti ogni giorno è rimasto quello di sempre…

Piu’ che i rilevamenti statistici dell’Auditel, piu’ del conforto dei grandi ascolti che, il programma ha sempre registrato nella propria fascia oraria, e’ proprio la natura della proposta offerta a costituire una valida ragione d’orgoglio per Raiuno, per Antonella Clerici, per Endemol, per gli autori del programma e la redazione che l’hanno resa possibile.

La Prova del Cuoco, infatti, è stata la prima trasmissione dedicata interamente ai fornelli, e con il grande successo ottenuto, ha saputo creare una vera e propria tendenza che ha influenzato non solo la programmazione televisiva ma anche la carta stampata. Ormai non si contano piu’ le riviste dedicate alla cucina, e non c’è periodico che, nella sua impaginazione, non comprenda ampi spazi dedicati alle ricette.

In tutti questi anni “la Prova del Cuoco”e’stata un’occasione per i telespettatori per saggiare ed affinare le proprie conoscenze gastronomiche e per curiosare tra i tanti prodotti di altissima qualita’ del nostro Paese, cercando di trasmettere al pubblico l’interesse per la cucina e per tutto quanto fa parte del variegato mondo della gastronomia. Ma “La Prova del Cuoco” non e’ stata e non e’ solo un insieme di ricette tutte assolutamente appetitose da imparare e sperimentare, e’ anche una guida al mangiare sano fatta di consigli su quali prodotti portare sulla tavola e come cucinarli. Mangiare bene e’, infatti, anche un modo per regalarsi un piacere e di voler bene a se stessi e agli altri.

In questo lungo cammino che dura da undici edizioni, Antonella Clerici ha avuto dei validi compagni di viaggio: gastronomi, abilissime insegnanti di cucina, chef stellati, sommelier, tutti uniti dallo stesso amore per la cucina, ciascuno dei quali ha saputo arricchire il programma con la propria esperienza e il proprio sapere.
Senza dimenticare i cuochi fissi della trasmissione che, protagonisti due al giorno della gara culinaria, hanno dimostrato al pubblico come, con semplici ingredienti, con poca spesa, ma con tanta fantasia si possono realizzare menu di altissima qualita’.

Nel corso di questi dieci anni, “La Prova del Cuoco” ha saputo rinnovarsi con una serie di rubriche per esplorare, a tutto tondo, l’universo della gastronomia e nella sua impaginazione quotidiana hanno trovato posto: l’alta pasticceria, la cucina regionale, l’angolo dedicato ai cocktail’s, la paninoteca, gli itinerari gastronomici alla scoperta dei “tesori culinari” d’Italia, la gelateria, l’erboristeria, la cucina come gioco da insegnare ai bambini, ma anche la cucina dei paesi stranieri, fino ad arrivare ad ospitare in studio un piccolo orto per spiegare ai telespettatori quando e come seminare le verdure di stagione e quali proprieta’ terapeutiche abbiano alcune piante, senza dimenticare la cucina light adatta a tutti coloro che desiderano salvaguardare la propria linea senza perdere il gusto di sedersi a tavola, dando spazio perfino a quella che e’ considerata l’ultima frontiera dell’alimentazione: “la gastronomia molecolare” destinata a diventare, forse, la cucina del futuro.

La cucina a volte puo’ essere, anche, un percorso culturale di ricerca di tracce lasciate da usi che il tempo ha un po’ sbiadito, ma che e’ ancora possibile rinvenire da qualche parte.

A questo argomento hanno dedicato ampio spazio le rubriche di approfondimento del programma, ospitando in trasmissione artigiani che sono, ancora oggi, custodi di antiche lavorazioni, ormai in via d’estinzione, come la produzione di utensili da cucina in ferro, e la produzione di pentole in pietra ollare, o le teglie di Mentetiffi fatte in argilla, che si usano per cucinare le piadine, e ancora la produzione di coltelli da cucina realizzati, tutti, rigorosamente a mano.

E’ giusto, quindi, sottolineare il fatto che una trasmissione dal tono leggero e conviviale come “La Prova del Cuoco” ha, pero’, una sottile filosofia che vuole insegnare alla gente che conoscere il mondo della gastronomia e’, anche, una forma di educazione verso se stessi, di rispetto per le proprie tradizioni e di rispetto per chi condivide con noi il piacere delle buone cose.

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