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Leonardo Pieraccioni e Dan Brow tra gli ospiti di “Che tempo che fa”

05/12/2009

Sabato 5 dicembre, Filippa Lagerback presenta gli ospiti della serata nello studio del talk-show condotto da Fabio Fazio.

Philippe Petit, mago, giocoliere, ma soprattutto funambolo e scrittore, arrestato più di cinquecento volte per le sue incredibili performance, nel 2009 ha vinto il Premio Oscar come miglior documentario con Man on Wire di James Marsh, pubblicato in Italia nel settembre scorso e tratto dal libro Toccare le nuvole (2006); nello stesso mese, è uscita la seconda edizione del Trattato di funambolismo, la prima è del 1985, testo che raccoglie l’essenza di questa forma d’arte che lo ha reso celebre in tutto il mondo attraverso esibizioni, anche clandestine, in equilibrio su funi di canapa e d’acciaio tra altissimi picchi alpini e tra sponde di pericolose cascate ma anche sulle cime delle opere architettoniche più famose al mondo tra cui la cattedrale di Nôtre Dame e il Beauburg a Parigi, l’Harbour Bridge a Sydney e il WTC a New York.
Leonardo Pieraccioni, attore e regista, considerato uno dei più grandi talenti naturali del nostro panorama cinematografico, a due anni esatti dal suo precedente successo, Una moglie bellissima, torna nelle sale italiane, il 18 dicembre prossimo, con Io & Marilyn, pellicola "natalizia" come sempre da lui diretta, interpretata e scritta insieme a Giovanni Veronesi; una lunga gavetta iniziata in Toscana, tra cabaret di provincia ed emittenti locali, una grande esperienza di tournée teatrali (Leonardo Pieraccioni Show, Novantadue verso l’Europa, Villaggio vacanze Pieraccioni, Pesci e frigoriferi, Fratelli d’Italia), deve il suo primo successo da regista a I laureati, prodotto nel 1995 da un coraggioso Vittorio Cecchi Gori, film a basso costo che con il passaparola incassa 12 miliardi di lire; nel 1996 con Il ciclone diventa il ragazzo d’oro del cinema italiano, battendo con 78 miliardi di lire qualsiasi record d’incasso; seguono: Fuochi d’artificio, Il pesce innamorato, Il principe e il pirata, Il Paradiso all’improvviso e Ti amo in tutte le lingue del mondo.
Immancabili all’appuntamento di chiusura del sabato sera Aldo, Giovanni e Giacomo, impegnati nel "difficile" ruolo de le ronde padane; l’originale commento delle notizie "indimenticabili e imperdibili" della settimana a cura di Massimo Gramellini e le analisi climatiche ed ambientali di Luca Mercalli completano questa puntata di Che tempo che fa.

Domenica 6 dicembre, Filippa Lagerback presenta ancora una volta ospiti d’eccezione nello studio del talk-show condotto da Fabio Fazio.
Dan Brown, docente di letteratura inglese e storico dell’arte, autore di thriller, è famoso nel mondo per avere firmato quello che è considerato il più grande fenomeno editoriale degli ultimi tempi: Il Codice Da Vinci, romanzo pubblicato nel 2003 e che ha venduto oltre 80 milioni di copie in tutto il mondo, da cui nel 2006 è stato tratto l’omonimo film diretto da Ron Howard e interpretato da Tom Hanks e Audrey Tautou, record globale d’incasso con oltre 750 milioni di dollari; con Il simbolo perduto, in libreria in Italia dal 23 ottobre scorso, lo scrittore statunitense continua la serie "ad alta tensione" con Robert Langdon, il professore di simbologia ad Harvard, già protagonista de Il Codice Da Vinci e di Angeli e demoni (2004), divenuto anch’esso un film, sempre con Ron Howard e Tom Hanks, che ha incassato 19 milioni di euro al botteghino durante la sua programmazione dal maggio 2009.
Gian Carlo Caselli, è stato giudice istruttore a Torino, dove per oltre decennio, tra i primi anni ’70 e la metà degli ’80, ha condotto le inchieste su Prima Linea e le Brigate Rosse; dal 1986 al 1990, membro del Consiglio Superiore della Magistratura, nel 1991 è magistrato di Cassazione e successivamente Presidente della Prima Sezione della Corte di Assise di Torino; dal 1993 al 1999, è procuratore capo antimafia a Palermo, negli anni successivi alle uccisioni di Falcone e Borsellino: esperienza raccontata in L’eredità scomoda – Sette anni a Palermo, scritto con Antonio Ingroia; nel 1999 dopo essere stato nominato Direttore Generale del DAP – Dipartimento dell’ammin

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