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‘Che tempo che fa’, boom d’ascolti con Richard Gere

14/12/2015

Boom d’ascolti per Richard Gere a Che Tempo Che Fa. Il talk show di Fabio Fazio in onda su Rai 3 e prodotto in collaborazione con Endemol Italia, ieri, con ospite l’attore americano, ha registrato 3.425.000 spettatori e il 12,53% di share. Per il talk di Fabio Fazio che ieri sera, oltre a Gere, ha ospitato anche Marco Mengoni, Vincenzo Salemme e, come ogni domenica, Luciana Littizzetto, ci sono stati picchi di oltre 4.600.000 spettatori e superiori al 16% di share, con una share nel pubblico laureato di circa il 19%. Inoltre, su Twitter, l’hashtag #MengoniCheTempoCheFa è arrivato in Trending Topic prima dell’inizio del programma ed è stato uno degli argomenti più discussi sul social fino le 23:00, mentre l’hashtag #RichardGere ha conquistato le prime posizioni dei TT.

Dal suo ultimo film, “Franny”, ai migranti, dal buddismo ai fatti di Parigi, l’attore – che si è seduto sulla scrivania come Luciana Littizzetto e che prima di andarsene l’ha baciata, abbracciata e l’ha accompagnata al centro dello studio – ha affrontato diversi argomenti durante la sua intervista con Fabio Fazio. Parlando di “Franny”, una pellicola che lo vede esibirsi in una prova di grande impatto nelle vesti di un misterioso e tribolato uomo che cerca di ricostruirsi una famiglia occupandosi di un’orfana (Dakota Fanning), in arrivo nelle sale italiane il 23 dicembre, ha detto: “È un momento in cui la gente cerca un posto dove stare al sicuro, una casa”, paragonando esplicitamente il percorso del tormentato protagonista ai migranti in arrivo in Italia. La sfera spirituale e l’impegno sociale sono del resto parte integrante della sua vita, contraddistinta anche dalla nota fede buddista: “Stamattina (ieri mattina, ndr) alle 5 ero in una comunità tibetana fuori Bangalore”, ha raccontato l’attore che ha definito il buddismo “una scienza della mente”. Nei dettami del culto orientale la superstar hollywoodiana ravvede anche una soluzione alla paura provocata dagli attentati terroristici di un mese fa a Parigi: “Dobbiamo fare una cosa difficile e che ci spaventa molto, capire qual è il punto di vista dei ‘cattivi’, perché tutti nell’universo cerchiamo la felicità, ciascuno in modo diverso: alla fine anche i ‘cattivi’ si possono redimere”. Posto davanti a due foto, una del suo amico di lunga data, il Dalai Lama, e una di Papa Francesco, Richard Gere ha notato somiglianze fra le due eminenti figure spirituali: “Mi piacerebbe che si incontrassero!”. L’attore ha parlato poi anche di un altro film prossimamente in arrivo, “Time Out of Mind”, per il quale si è travestito da senza-tetto nascondendo le cineprese: “Quando abbiamo girato la prima scena temevo mi riconoscessero dopo 30 secondi, invece siamo stati lì 45 minuti e nessuno è arrivato, perché nessuno è andato oltre l’aspetto e ha guardato in profondità”, ha raccontato Gere che prima di andare via ha promesso di tornare a Che Tempo Che Fa per parlare di questa pellicola di cui è anche produttore.

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